Come preparare un Facile Bucato con la Biancheria di Casa

Come preparare un Facile Bucato con la Biancheria di Casa

Come organizzare il Bucato Settimanale di lenzuola, tovaglie, vestiti, copripiumini e tutta la biancheria in generale

 

    

Noi tutti oggi giorno viviamo una vita frenetica e super impegnata che talvolta ci lascia poco tempo per fare le cose più “normali” come: bucato tra lenzuola, tovaglie, abbigliamento, spesa, pulizie e quant’altro. E’ necessario pertanto cercare di ottimizzare i tempi e contestualmente ottenere il massimo risultato.

Il bucato, ad esempio, è una cosa imprescindibile a cui non ci si può sottrarre, soprattutto se… sei donna.

E’ quindi importante conoscere alcune regole fondamentali per non fare danni… e soprattutto per non rovinare quei capi che abbiamo desiderato tanto a lungo e che, dopo tanti sacrifici e dopo tanta fatica, ci siamo potuti permettere di acquistare!!!

 

FASE 1. 

  

La prima cosa da fare, e che noi di  Biancheria Casa oseremmo dire fondamentale, è SEPARARE I CAPI sia come genere, completi letto o copripiumini, coperte in lana e sintetiche, salviette, teli mare e accappatoi, maglioni di lana e di cotone ecc..  così che, durante il lavaggio, i pigmenti di colore, disperdendosi nella lavatrice, non intacchino altri capi conferendogli sfumature e “colorini” non ben definiti e difficilmente classificabili.

Per semplificare questa operazione è possibile impiegare più ceste, ognuna dedicata ad un colore, ad esempio la cesta dei capi neri, quella dei capi bianchi delicati e non, una per i vestiti colorati, una per le spugne, per le lenzuola e così via in modo tale che ogni componente della famiglia possa, autonomamente e con facilità, dividere le proprie cose senza sbagliare. 

Non eccedere nel quantitativo di ceste in quanto trapuntecoprilettitappeti, tendaggi, coperte in lana e altro avranno un lavaggio particolare e soprattutto non super frequente come altri capi.

Le etichette dei capi vi aiuteranno a decidere “COSA METTERE DOVE” e l’utilizzo di più ceste diverrà poi molto utile per la scelta delle temperature poichè, se ben organizzate, le ceste diventeranno  anche i contenitori di capi soggetti alla stessa modalità di lavaggio.

 FASE 2. 

    

Ora… siamo tutti consapevoli che nelle case sprovviste del locale lavanderia non è pensabile posizionare ceste qua e là quindi se, come la maggior parte delle famiglie, per questione di spazio avete una cesta sola, basterà fare un po’ più di attenzione quando, infilando nella stessa il vostro intero braccio alla ricerca di qualcosa, recupererete i vestiti da lavare frequentemente. 

Ovviamente i lavaggi più impegnativi di Tappeti, Copridivani, Tende etc. dovranno essere programmati onde evitare di creare cataste di Biancheria inutili!!!

VESTITI MOLTO SPORCHI? Qualora il marito, il compagno o i figli tornino a casa con VESTITI DA LAVORO inguardabili è buona cosa destinare uno spazio o un angolo, non necessariamente a vista, dove parcheggiarli in attesa di, come diciamo noi di Biancheria Casa, “Nuova Vita”, evitando così che polvere, olio e macchie difficilmente identificabili possano macchiare a loro volta gli altri vestiti.

Un occhio di riguardo è NECESSARIO quando si parla di capi con inserti particolari come ricami o applicazioni di perline, pietre e tutto ciò che rende il capo unico. In questo caso è preferibile riporre il capo non in ceste o cestoni ma, anche se in attesa di lavaggio, su una sedia o un ripiano in modo tale che il capo non subisca alcun tipo di sfregamento che potrebbe rovinarlo.  

FASE 3.

Successivamente, scelta la cesta o raggruppati i capi da lavare, è bene controllare che gli stessi, come noi diciamo, siano PRONTI cioè siano state adottate tutte le accortezze per non deformarli o rovinarli.

E’ bene pertanto:

- chiudere cerniere, tasche, velcri;

- slacciare bottoni;

- srotolare maniche di camice, t-shirt o altro;

- rovesciare i capi con stampe o applicazioni ma anche jeans e capi in lana affinchè non sbiadiscano;

- svuotare tasche e taschini da fazzoletti di carta o, peggio ancora, da monete o piccoli oggetti che infilandosi negli anfratti della lavatrice, possano creare danni o   ostruzioni di scarichi e filtri;

- proteggere capi delicati, come reggiseni in pizzo, inserendoli in una federa;

- provvedere a cucire o rammendare quei capi che presentano piccoli fori classificati “buchini” evitando così la formazione di quelli che in gergo si definiscono      “crateri”.    

FASE 4.

Ora i capi sono pronti per entrare in lavatrice…BUON BUCATO!!!

               
            
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